Superare il dubbio

Giovanni 20:26-31

Com'è grande l'angoscia di Tommaso durante quella settimana, mentre si sballottava tra speranza e paura, e vedeva su altri volti la luce che poteva non condividere! Alla fine venne Gesù, che si adattava ai bisogni del discepolo perplesso, rispettando le condizioni che la sua povera fede aveva posto. Gesù era deciso a conquistare a Sé e beatitudine questa povera anima affamata.

È improbabile che Tommaso si sia avvalso dell'invito di Gesù per tendere la mano, per poter toccare oltre che vedere. L'evidente conoscenza di Cristo di ciò che Tommaso aveva detto e la sua disponibilità ad affrontarlo erano sufficienti. Ma, come ha detto nostro Signore, c'è una beatitudine più grande di quella che divenne sua. Quando non c'è stella sul seno della notte, e nessuna voce amica nella solitudine, credere allora è avvicinarsi molto al cuore di Colui che sulla croce si è aggrappato al Padre nelle tenebre di mezzanotte.

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