In questo capitolo viene fatto un riferimento molto interessante alla lunga amicizia commerciale con Hiram iniziata con Davide e proseguita durante il regno di Salomone. Anche qui il cronista tace sul peccato di Davide. Si afferma audacemente che prese più mogli a Gerusalemme e viene fornito un elenco dei suoi figli. Tra questi ci sono i figli di Betsabea. Sono descritte due vittorie sui filistei.

In ogni caso Davide prese consiglio a Dio se doveva salire per combattere contro di loro. Nel primo caso gli fu detto di farlo e ne risultò la vittoria. Si afferma a questo proposito, su cui faremo bene a riflettere, che i Filistei sconfitti lasciarono dietro di sé i loro dèi. Davide riconobbe subito il pericolo di lasciarli tra il popolo e furono distrutti dal fuoco.

Di nuovo, prima della seconda vittoria, Davide prese consiglio di Dio e gli fu proibito di andare finché non gli fosse stata concessa l'indicazione soprannaturale del rumore della marcia tra i gelsi. Ciò avrebbe un duplice effetto sul re, in primo luogo, per tenerlo cosciente della sua dipendenza da Dio; e, secondo, mantenere la sua fiducia mediante l'evidenza della presenza e dell'attività di Dio.

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