Terminata la costruzione, seguì subito la felice e solenne cerimonia di dedicazione del popolo e di consacrazione da parte di Dio. Con maestosa dignità l'Arca di Dio fu portata al suo luogo di riposo, non nuovo, ma che per lunghi anni era stato il centro stesso della vita della nazione. Il suo progresso verso la posizione fu accompagnato da vasti sacrifici, che parlavano in modo eloquente e solenne dell'unico modo di avvicinarsi a Dio degli uomini peccatori.

Poi venne un grande slancio di armonia in cui musica vocale e strumentale si unirono nel canto, il canto della bontà e della misericordia di Dio.

Così fu completata la dedicazione della casa di Dio da parte dell'uomo, e fu subito risposto dalla consacrazione di Dio. Come nel Tabernacolo antico, così ora nel Tempio nuovo, la nuvola di gloria possedeva e riempì il luogo sacro, tanto che i ministeri dei sacerdoti dovettero cessare.

C'è un ordine in questo che facciamo bene a considerare. Il lavoro compiuto secondo l'ordine divino, offerto in sacrificio e lode, è gradito a Dio. Tale opera Egli riceve possedendola con la propria presenza e gloria. Tale accoglienza interrompe sempre il nostro servizio, così che, senza attività, anche del più alto ordine, possiamo meravigliarci e adorare.

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