L'insegnamento si rivolse ora al prossimo rapporto importante nella famiglia cristiana: il rapporto tra genitori e figli. I bambini devono cedere all'obbedienza, e quindi essere liberati da ogni preoccupazione e ansia. Trascorso il periodo dell'infanzia, l'obbligo non cessa. Devono ancora onorare padre e madre.

La responsabilità dei genitori è riferita solo nei confronti del padre. Perciò l'apostolo sottolineò che la responsabilità principale dell'educazione del figlio dovrebbe spettare al padre. Nell'esercizio della potestà genitoriale deve sempre sussistere il principio della ragionevolezza, che l'obbedienza del figlio possa essere vincolata dall'amore.

Il prossimo rapporto nella famiglia cristiana è quello tra servi e padroni. Il servizio deve essere reso, ricordando sempre che lo standard finale deve venire dal Signore Stesso, e deve essere reso come a Lui. Anche i maestri devono governare sempre dal punto di vista della lealtà a Cristo. La relazione del padrone con il suo servo dipenderà dalla sua relazione con il suo padrone in cielo.

L'apostolo si rivolse ora al tema del conflitto. La vita sulla terra secondo il modello dei cieli è destinata a portare l'anima in conflitto con tutte le forze che si oppongono a Dio. Riconosceva che dietro a tutta l'opposizione dell'uomo c'è la più terrificante opposizione dei poteri spirituali. Se, invece, c'è la rivelazione di un terribile conflitto, non c'è spazio per la paura vile. Per il santo si provvede perfettamente.

Riguardo a questa armatura l'apostolo ha due ingiunzioni. Primo, "Tut su tutto l'amor di Dio", secondo, "Prendi l'intera armatura di Dio", indicando l'equipaggiamento e il conflitto reale. Quindi il santo deve "stare in piedi" e "resistere" e, "Lavorare fatto tutto, per stare in piedi". La lettera si conclude con questioni personali, ognuna delle quali è interessante e suggestiva, e, infine, la benedizione.

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