Nell'insediamento delle nove tribù e mezzo, Giuda fu la prima ad essere considerata la tribù imperiale e regale. La posizione assegnatagli era il fronte di combattimento. Fu toccato da nemici su tre lati; a oriente Moab; a occidente i Filistei; a sud, Edom. Lontani a sud-ovest c'erano gli Amalechiti.

La tribù il cui vessillo era quello della stirpe regale, e dalla quale quella stirpe doveva presto scaturire, doveva avere le sue fibre rinforzate dalla disciplina più severa: la vigilanza costante contro il nemico e la lunga lotta continuata.

Necessariamente, la vicinanza di questi nemici aveva il suo pericolo in un'altra e più insidiosa fonte. E, ahimè, fu in questa fonte che Giuda alla fine trovò gli elementi della sua rottura. La linea di combattimento rimase leale più a lungo degli altri, ma in seguito anche Giuda fu contaminato dagli abomini dei pagani.

Le schiere di Dio non vengono mai sopraffatte in un combattimento leale e aperto con i Suoi nemici. L'amicizia con i nemici di Dio è l'inimicizia contro Dio che porta alla corruzione e alla sconfitta.

Caleb appare ancora una volta in questa narrazione, questa volta come l'uomo generoso, che dà prontamente a sua figlia su sua richiesta il campo contenente il Nether e le sorgenti superiori. È sempre straordinario quanto può dare quell'uomo che ha trovato tutto in Dio.

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