Le prime due parabole contenevano la storia della nazione ebraica fino all'uccisione del Figlio. Questo è profetico. Presenta il peccato di questo popolo alla luce del giorno della grazia. Il re invia prima i suoi messaggeri "per chiamare coloro che sono stati invitati". "Non sarebbero venuti." Viene lanciato un secondo appello: la missione dello Spirito Santo attraverso gli apostoli. Di questo il popolo fece luce. Ciascuno andava all'interesse materiale del momento, alla sua fattoria, alla sua merce.

L'unica attenzione che prestavano ai messaggeri era perseguitarli e ucciderli. Poi vennero gli eserciti del re e la città fu distrutta. Entro quarant'anni dalla crocifissione di Gesù questo si è letteralmente adempiuto.

Poi abbiamo una nuova partenza da parte dei nemici del re nei loro metodi di attacco. Si sforzarono di intrappolarlo nei Suoi discorsi. Hanno proposto tre domande:

1. Una questione semi-politica.

2. Una questione che coinvolge una grande disputa dottrinale.

3. Una domanda che tocca la moralità.

Nelle Sue risposte Gesù manifestò in maniera meravigliosa la Sua perfetta familiarità con tutti i rapporti della vita qui e nell'aldilà, e rivelò l'ignoranza e la malvagità dei Suoi interlocutori:

1. Il dovere verso Cesare esiste ed è condizionato alla responsabilità verso Dio.

2. Le condizioni del mondo spirituale non possono essere misurate da condizioni materiali.

3. Queste sono le parole più grandi della legge che includono tutto il resto.

Poi, con una domanda sorprendente, rivelò la loro ignoranza dei misteri della loro stessa scrittura e della loro storia.

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