Salmi 141:1-10

1 Salmo di Davide. O Eterno io t'invoco; affrettati a rispondermi. Porgi l'orecchio alla mia voce quand'io grido a te.

2 La mia preghiera stia nel tuo cospetto come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrifizio della sera.

3 O Eterno, poni una guardia dinanzi alla mia bocca, guarda l'uscio delle mie labbra.

4 Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia, per commettere azioni empie con gli operatori d'iniquità; e fa' ch'io non mangi delle loro delizie.

5 Mi percuota pure il giusto; sarà un favore; mi riprenda pure; sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà; anzi malgrado la loro malvagità, continuerò a pregare.

6 I loro giudici saran precipitati per il fianco delle rocce, e si darà ascolto alle mie parole, perché sono piacevoli.

7 Come quando si ara e si rompe la terra, le nostre ossa sono sparse all'ingresso del soggiorno dei morti.

8 Poiché a te son vòlti gli occhi miei, o Eterno, o Signore; in te mi rifugio, non abbandonare l'anima mia.

9 Guardami dal laccio che m'hanno teso, e dagli agguati degli operatori d'iniquità.

10 Cadano gli empi nelle loro proprie reti, mentre io passerò oltre.

In questa canzone si rivela l'influenza dei problemi esterni sulla vita interiore del cantante. In tutto esso respira uno spirito di paura che l'anima non venga sedotta dall'atteggiamento di sincera fedeltà a Dio. Il pericolo più evidentemente minaccioso nasce dalle lusinghe degli empi; e il salmista prega sinceramente di essere protetto da Geova nella parola, nel pensiero e nell'azione.

Senza dichiararlo in così tante parole, la canzone rivela chiaramente il fatto che il cantante è stato fortemente tentato di voltare le spalle a modi di uomini empi, condividere la loro ospitalità e così sfuggire alla loro ostilità. Questo pericolo è più sottile di quello dell'opposizione attiva di questi uomini, e in questa angoscia si rivolge a Dio. Questa è la sua sicurezza.

Che egli possa dire: "I miei occhi sono su di te, o Dio Signore", è una rivelazione del fatto che la sua àncora regge ancora, non solo contro l'assalto feroce dei nemici, ma anche contro l'insidiosa tentazione di voltare le spalle dal sentiero della rettitudine per sfuggire all'opposizione vendicativa dei suoi nemici. Se il salmo precedente rivela i pericoli dei nemici esterni, questo non meno chiaramente affronta il pericolo delle paure interiori.

Continua dopo la pubblicità