La terza risposta fu piena di grazia. Dichiarò che Dio era geloso di Sion, che vi era tornato, e che quindi la sua prosperità era assicurata, nonostante queste persone vedessero solo la devastazione che causava il loro lamento. Data la certezza di questa restaurazione, il profeta fece appello al rimanente affinché fosse forte e edificante, promettendo loro nel nome di Geova che invece di essere una maledizione sarebbero diventati una benedizione.

Riaffermando questa intenzione divina di restaurare, il profeta ha richiamato il popolo a ciò che la seconda risposta aveva dichiarato che Dio cercava, cioè l'esecuzione della giustizia e la manifestazione della misericordia.

La risposta finale alle domande suggerite dalla delegazione consisteva, in primo luogo, nella dichiarazione che Geova avrebbe trasformato tutti i loro digiuni auto-proclamati in feste. Questi digiuni sono stati nominati. Storicamente l'istituzione dei digiuni era iniziata nel decimo mese di un certo anno e terminava nel settimo mese dell'anno successivo. In questa dichiarazione il profeta li tratta come accadono nei mesi di un anno, a cominciare dal digiuno del quarto mese, che celebrava la presa della città; il digiuno del quinto, che commemorava l'incendio della città; il digiuno del settimo, che aveva a che fare con l'assassinio di Ghedalia; e, infine, il digiuno del decimo, che commemorava l'assedio della città, e storicamente fu il primo dei quattro.

Questa disposizione aprì la strada all'ulteriore dichiarazione del profeta, che quando Dio avrebbe trasformato i digiuni in feste, lo avrebbe fatto diventando nella casa di Giuda gioia, letizia e feste allegre, con il risultato che la città di Gerusalemme sarebbe diventata il centro di che molti popoli e gli abitanti di molte città sarebbero andati a cercare Geova. Fu un inizio grazioso e glorioso della realizzazione del loro vero ideale da parte del popolo di Dio per mezzo del quale uomini di altre nazioni e di altri popoli si sarebbero uniti a loro a causa della loro consapevolezza che Dio era con loro.

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