Paolo e Porcio Festo: fa appello a Cesare

Felice fu sostituito da Porcio Festo, un uomo ben intenzionato, ma che non fu in grado di riparare il danno fatto da Felice in Giudea. Sarebbe stato l'ultimo procuratore ad avere buone intenzioni nei confronti della Palestina. Rimase al potere solo per due anni prima di morire, e durante quel periodo i guai con i sicarii (gli assassini) continuarono. E sorse un altro aspirante messianico che condusse molte persone nel deserto promettendo redenzione e liberazione da tutti i mali, che dovettero essere schiacciati con la forza.

Ma almeno Festus ha agito per quello che pensava fosse il migliore per tutti. Le sue buone intenzioni erano, tuttavia, a scapito di Paolo, perché mentre all'inizio non avrebbe considerato Paolo processato a Gerusalemme, alla fine si persuase che poteva essere una buona idea, che, sebbene non se ne rendesse conto, sarebbe stata altrettanto buona come condannarlo a morte. Fu questo che provocò l'appello di Paolo a Cesare.

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