«E aizzarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli andarono addosso, lo presero e lo condussero nel sinedrio».

Furono infatti così efficaci nel dire che "il popolo" (un termine vago che significa parte della popolazione generale) si agitò. Sembra che ci sia stato un furore generale, perché i membri del Sinedrio lo hanno arrestato e portato davanti al consiglio. Sembrerebbe dal fatto che lui solo ne fu colpito che il concilio in generale seguisse la propria decisione di lasciare che gli Apostoli si mettessero alla prova. Ma vedevano chiaramente questo cristiano ebreo ellenistico schietto come diverso, soprattutto in vista delle severe accuse mosse contro di lui.

Naturalmente era dovere del Sinedrio esaminare ogni grave accusa di blasfemia. Se pensavano che una cosa del genere fosse accaduta, avevano il dovere di esaminarla. E notiamo qui che, poiché era il risultato di guai nelle sinagoghe piuttosto che nel tempio, i farisei ("gli scribi") erano direttamente coinvolti. Ora che era nelle sinagoghe e non nel Tempio che ciò avveniva, aveva cominciato a toccarli personalmente.

Ecco perché in seguito sarà coinvolto Saul, discepolo del medico farisaico Gamaliele. È ora per la prima volta dalla crocifissione i farisei che sono influenti nell'opporsi alla chiesa nascente.

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