I saggi ammettono che ciò che chiede è loro impossibile e cadono sotto la sua furia.

“I Caldei risposero davanti al re e dissero: “Non c'è uomo sulla terra che possa mostrare ciò che il re richiede, poiché nessun re, signore o sovrano (o 'nessun re grande e potente' cioè un re-signore-sovrano ) ha chiesto una cosa del genere a qualsiasi mago o incantatore o caldeo. Ed è una cosa difficile che richiede il re, e non c'è altro che possa mostrarla davanti al re se non gli dèi, la cui dimora non è con gli uomini».

La risposta dei saggi fu semplice. Non potevano farlo. Nessuno potrebbe farlo. Infatti nessun sovrano, per quanto grande, aveva mai chiesto una cosa del genere a nessuno. Era impossibile. Era qualcosa che potevano fare solo gli dei, che non abitavano tra gli uomini.

Con questa ammissione stavano ammettendo che erano falsi. Avevano sempre affermato di essere in grado di trovare la volontà degli dei. Ora hanno ammesso che gli dei erano silenziosi nei loro confronti. Di fronte a un problema del genere erano impotenti e gli dei tacevano. Tutta la saggezza di Babilonia non fu in grado di fornire una risposta al re.

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