Gesù è sfidato dai membri del sinedrio riguardo alla sua autorità (19:47-20:8).

Questa sfida è arrivata all'inizio di questa settimana in cui Gesù è stato costantemente messo alla prova, e in ogni caso le sue risposte sono state più che sufficienti per affrontare le questioni mosse contro di Lui, così che presto è arrivato il momento in cui non hanno osato chiedergli nulla più domande. Questa prima sfida riguardava la Sua autorità nel fare 'le cose' che Egli fa. Probabilmente in gran parte in mente con 'i lacci' era l'incidente della purificazione del Tempio, ma includeva anche i suoi miracoli e il Suo apparente disprezzo occasionale per il Sabbath.

Il loro scopo nel venire lì era deliberatamente di mostrarLo davanti a tutto il popolo, perché sapevano che per poter fare di Lui ciò che volevano, era prima necessario ottenere il sostegno del popolo. Quindi il loro primo scopo era dimostrare alla folla che in realtà Egli non aveva autorità.

La loro domanda sembrava ragionevole. Non c'era dubbio che Egli stesse rivendicando un tipo speciale di autorità e che avesse causato qualche interruzione nel Tempio, e dopo tutto era loro genuina responsabilità controllare le credenziali di chiunque rivendicasse tale autorità religiosa, ed erano anche responsabili per l'ordine pubblico, specialmente nel Tempio. Tuttavia, il fatto è che avevano avuto molte opportunità di interrogarlo e valutarlo prima di questo, e anche ora avrebbero potuto parlare con Lui in privato e discutere le questioni in modo ragionevole. Ma la verità era che avevano assunto un atteggiamento di estrema belligeranza. Perché il modo in cui Gesù li ha affrontati ha dimostrato che vedeva la loro sfida come ostile, non come neutrale.

Che il loro approccio fosse più che le Sue azioni nel Tempio emerge dalla forza della delegazione. Il suo atto nel Tempio avrebbe potuto essere affrontato dalla polizia del Tempio. Era tutta la Sua attività che era in questione e le affermazioni "nascoste" che stava facendo così.

Analisi.

a Insegnava ogni giorno nel tempio. Ma i sommi sacerdoti, gli scribi ei principali uomini del popolo cercarono di distruggerlo ( Luca 19:47 ).

b Non riuscivano a trovare quello che potevano fare, perché la gente era tutta appesa a Lui, in ascolto ( Luca 19:48 ).

c E avvenne che, in uno dei giorni, mentre egli istruiva il popolo nel tempio e predicava il vangelo, vennero su di lui i capi dei sacerdoti e gli scribi con gli anziani, e parlavano, dicendogli: “Dicci, con quale autorità fai queste cose? o chi è colui che ti ha dato questa autorità?” ( Luca 20:1 ).

d Egli rispose e disse loro: «Anch'io vi farò una domanda e voi mi dite: Il battesimo di Giovanni è stato dal cielo o dagli uomini?». ( Luca 20:3 ).

c Ed essi ragionavano tra loro, dicendo: “Se diciamo: Dal cielo, dirà: Perché non gli hai creduto? Ma se diciamo: Dagli uomini tutto il popolo ci lapiderà, perché è persuaso che Giovanni era un profeta» ( Luca 20:5 ).

b Risposero che non sapevano donde fosse ( Luca 20:7 ).

a E Gesù disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorità faccio queste cose» ( Luca 20:8 ).

Si noti che in 'a' i capi d'Israele agendo in nome di Dio (si uniscono ufficialmente) ma di propria autorità erano determinati a distruggerlo, mentre in parallelo Gesù si rifiutò di divulgare la sua autorità che proveniva da quello stesso Dio, sul motivo di aver rivelato la loro incapacità di giudicarlo. In 'b' erano sconcertati su cosa fare davanti alla gente, e parallelamente erano sconcertati nel cercare di rispondere alla domanda di Gesù.

In 'c' hanno messo in dubbio la sua autorità, e parallelamente hanno ragionato senza successo sull'autorità di Giovanni. Al centro di 'd' è arrivata la domanda cruciale sulla fonte dell'autorità di John.

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