Gesù mette in guardia contro l'ipocrisia dei farisei e loda l'esempio della povera vedova (20,45-21,3).

Avendo stabilito la Sua posizione contro l'insegnamento farisaico, Gesù ora mise ulteriormente in guardia dal seguire le vie dei farisei, che scimmiottavano in tali modi. Proprio come nel parallelo nella sezione chiasmus sopra, il Tempio era un covo di ladroni, condannando così i capi dei sacerdoti, così sono i rabbini ipocriti cercatori di gloria agli occhi del mondo e depredatori delle vedove. E viene poi dato un esempio di una di queste vedove, che nonostante la sua povertà, dona tutto ciò che ha a Dio, la sua consacrazione evidenziando la pietà di tali persone in contrasto con la spregiudicatezza e l'avidità di questi rabbini.

Possiamo confrontare qui la sua condanna con quella di Luca 11:39 , ma lì furono i farisei a ricevere l'assalto iniziale, mentre qui tutto era riservato agli scribi. Si noterà che in modo insolito per Luca, che generalmente evita le ripetizioni, c'è quasi una "ripetizione" di Luca 11:43 , perché lì accusa i farisei di amare i migliori seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, mentre qui Applica le stesse accuse agli scribi. Chiaramente sentiva che questo rappresentava come erano veramente. L'orgoglio spirituale è stato la rovina di troppi per non essere preso con la più profonda serietà.

Analisi.

a 'E all'udito di tutto il popolo disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dagli scribi, che desiderano camminare con lunghe vesti e amano i saluti nelle piazze, i primi posti nelle sinagoghe e i luoghi principali nelle feste». ( Luca 20:45 ).

b «Che divorano le case delle vedove, e per finta fanno lunghe preghiere» ( Luca 20:47 a).

c «Questi riceveranno una condanna maggiore» ( Luca 20:47 b).

b E alzò gli occhi e vide i ricchi che stavano gettando i loro doni nel tesoro. E vide una certa povera vedova che vi gettava due acari ( Luca 21:1 ).

a Ed egli disse: «In verità vi dico: questa povera vedova ha gettato più di tutte, perché tutti costoro hanno gettato ai doni per loro superfluità, ma lei per mancanza ha gettato in tutti i vivi che ha avuto» ( Luca 21:3 ).

Si noti che in 'a' gli scribi fanno un grande spettacolo della propria importanza, e parallelamente, dove gli uomini continuano a fare spettacolo, si presentano in contrasto con una povera vedova. In 'b' gli scribi divorano le case delle vedove e tuttavia fingono di santità pregando lunghe preghiere, e parallelamente il loro dono è contrastato con quello di una vedova che in quello che è rappresenta tutti coloro che hanno spogliato. In 'c', e centralmente, viene dichiarata la loro grande condanna.

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