«Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene. Gli dai da mangiare”.

Allora Gesù si rivolse tranquillamente ai discepoli e disse: 'Non c'è bisogno che se ne vadano. Gli dai da mangiare.' (Il 'tu' è enfatico). È difficile evitare l'impressione che Gesù abbia in mente 2 Re 4:42 , dove Eliseo dice ai suoi seguaci: 'Date al popolo perché mangi', in un tempo in cui evidentemente c'era troppo poco cibo per tutti.

Lì è stato seguito dall'insufficiente che è diventato sufficiente e da risparmiare. Allora Gesù stava mettendo alla prova i Suoi discepoli per vedere cosa avrebbero fatto e come avrebbero risposto, poiché tra breve metterà alla prova Pietro ( Matteo 14:29 )? Dopotutto avevano affermato di aver 'compreso' l'avvento del Regno del Cielo ( Matteo 13:51 ).

Avevano una comprensione sufficiente per questo momento? Potrebbe esserci stata una leggera speranza nel retro della Sua mente che sarebbe stato così, ma il significato più probabile in ciò che sta facendo è che vuole che i Suoi discepoli riconoscano che nel seguirLo ed essere Suoi apostoli devono assumersi la responsabilità di credenti, non lasciarli a se stessi.

(In LXX Eliseo dice, 'dote tow laow' - 'dare al popolo'. Qui Gesù dice 'dote autois' - 'dare loro'. LXX quindi usa esthio mentre Gesù usa la fageina, ma va notato che LXX quindi ha phagomai nel versetto 43 dove "il Signore" dice che mangeranno. La fonte di Matteo potrebbe benissimo aver distinto Gesù da Eliseo usando deliberatamente il verbo "il Signore" usato).

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