Le parole di Gesù dopo aver lasciato il tempio sulla storia futura del mondo, sulla distruzione del tempio e sulla sua seconda venuta (24:1-26).

Dopo aver preparato i suoi discepoli e sarebbero stati discepoli per il futuro ( Matteo 23:1 ) e aver smascherato gli scribi e i farisei, rivelando perché avevano bisogno di essere spostati ( Matteo 23:13 ), e dopo aver avvertito della venuta abbandono del Tempio da parte di Dio ( Matteo 23:37 ), Gesù ora dichiara che di conseguenza il Tempio sarà distrutto all'interno di quella generazione, e poi prosegue descrivendo la propria seconda venuta in gloria e le sue conseguenze che in qualche il tempo segue. L'intera sezione può essere analizzata come segue:

Analisi.

un'Introduzione nella quale Gesù dichiara che il Tempio sarà completamente distrutto ( Matteo 24:1 ).

b I suoi discepoli chiedono sia quando ciò accadrà, sia quando verrà la fine dell'età/mondo ( Matteo 24:3 ).

c Gesù descrive i guai e le catastrofi che presto si verificheranno nel mondo e la tribolazione che attende i discepoli ei loro seguaci. A ciò si accompagnerà la diffusione della buona novella della Regola del Re in tutto il mondo, insieme alla semina della zizzania ( Matteo 13:25 ; Matteo 13:38 ), cioè , dei falsi profeti e dottori, e le loro parole ( Matteo 24:4 ).

d Descrive la distruzione del Tempio e la lunga e grande tribolazione che incombe sui Giudei che Lo hanno respinto, cominciando con l'invasione di Tito e proseguendo nel tempo fino alla fine dei "tempi dei Gentili" alla seconda venuta (vedi Luca 21:24 e Deuteronomio 28:49 ).

In questo periodo verranno falsi Messia e falsi profeti, ai quali non si deve dare ascolto, perché al contrario la sua stessa venuta sarà improvvisa e inaspettata (quando avverrà sarà dal Cielo in gloria e non come uomo sulla terra) ( Matteo 24:15 ).

e Descrive gli ultimi giorni che precedono la sua venuta, quando verrà in gloria ei suoi angeli raduneranno i suoi eletti ( Matteo 24:29 ).

d Li avverte di prestare attenzione ai segni che ha descritto e di essere consapevoli che quei segni iniziali e la distruzione del Tempio si verificheranno all'interno della loro generazione, anche se devono essere consapevoli che ciò non include necessariamente la Sua venuta, poiché anche lui non conosce il tempo della sua venuta. Intanto avverte dell'immediatezza e dell'imprevisto sia della sua venuta che del raduno degli eletti ( Matteo 24:32 ).

c Racconta la parabola del servo che è a capo della casa, e che deve scegliere se essere un servo buono o cattivo ( Matteo 24:45 ), paragona la Regola regale del cielo alla situazione di dieci vergini in attesa sposo, e li avverte di vegliare alla sua venuta con le lampade riempite, di cui solo cinque adempiono l'obbligo ( Matteo 25:1 ), e paragona la situazione della Regola regale del cielo a quella di tre servi, due dei quali adempie alla sua responsabilità e viene ricompensato, e colui che non lo fa ed è gettato nelle tenebre esteriori ( Matteo 25:14 ).

b Descrive pittoricamente la scena della fine dell'età/mondo e del suo giudizio finale ( Matteo 25:31 ).

a Egli cessa le sue parole per prepararsi alla distruzione del Tempio del suo corpo ( Matteo 26:1 ).

Si noti che in 'a' parla della distruzione del Tempio e parallelamente si allontana per prepararsi alla distruzione del Tempio del Suo corpo. In 'b' i suoi discepoli chiedono della distruzione del Tempio, della sua seconda venuta e della fine dei tempi, e parallelamente descrive cosa accadrà alla fine dei tempi. In 'c' descrive i guai e le catastrofi che presto si verificheranno nel mondo, e la tribolazione che attende i discepoli e i loro seguaci, che sarà accompagnata dalla diffusione della buona novella della Regola del Re in tutto il mondo, insieme alla quale sia la semina della zizzania ( Matteo 13:25 ; Matteo 13:38 ), cioè i falsi profeti e maestri e le loro parole ( Matteo 24:4), e parallelamente abbiamo le parabole che rivelano che queste attività vengono portate avanti attraverso i servi buoni e cattivi e le vergini sagge e stolte. In 'd' Jesus' la venuta deve essere improvvisa e inaspettata, e parallelamente la sua venuta deve essere improvvisa e inaspettata. Al centro in 'e' è descritta la Sua venuta.

La sezione ci offre un esempio interessante del modo in cui, traducendo dall'aramaico, gli autori del Vangelo o le loro fonti presentano il loro materiale e talvolta lo modificano per far emergere ciò che ritengono importante. Una trascrizione completa delle parole di Gesù sarebbe più lunga dei discorsi in ognuna di esse. (Vedi articolo introduttivo in cui le narrazioni sono raccolte per produrre un discorso così più lungo utilizzando citazioni parallele come base su cui costruirlo).

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