«E quelli che morirono di peste furono ventiquattromila».

E il numero dei morti di peste era l'equivalente di ventiquattro famiglie più numerose. Queste morti probabilmente si verificherebbero in un periodo. Paolo lo riprende e parla di «ventitremila» che muoiono «in un giorno» ( 1 Corinzi 10:8 ). Come con il numero qui non deve essere preso aritmeticamente. Ha diminuito il numero per indicare che "la grande maggioranza di loro" è morta in un giorno perché ha riconosciuto, o ha riconosciuto qualcuno da cui ha citato, che non tutti sarebbero morti lo stesso giorno e che se non avesse ridotto il numero questo verrebbe subito segnalato dai suoi avversari. Ma voleva utilizzare l'idea di "in un giorno" per avere un maggiore impatto. I numeri infatti non dicono per quanto tempo fosse nella mente un periodo durante il quale le persone morirono a causa della peste.

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