Romani 13:1-7

L'ATTEGGIAMENTO DEL CRISTIANO VERSO LO STATO (13,1-7). Dopo aver invitato i cristiani a 'non essere conformi a questo mondo' ( Romani 12:2 ), e aver indicato che la vendetta per la trasgressione è nelle mani di Dio ( Romani 12:19 - notate l'uso di 'ira' in Romani 12:19 e Romani 13:5 ), e che i crist... [ Continua a leggere ]

Romani 13:1

'Che ogni anima sia sottomessa ai poteri superiori, perché non c'è potere che di Dio, e i poteri che sono sono ordinati da Dio.' 'Ogni anima' significa semplicemente 'tutti'. Quindi ognuno deve essere soggetto ai "poteri superiori", cioè i governatori nominati e il loro personale. E questo perché gl... [ Continua a leggere ]

Romani 13:2

'Perciò chi resiste alla potenza, resiste all'ordinanza di Dio, e coloro che resistono riceveranno a se stessi il giudizio.' La conseguenza di quanto è stato detto in Romani 13:1 è che resistere al potere secolare è andare contro l'ordinanza di Dio. Di conseguenza coloro che resistono al potere sec... [ Continua a leggere ]

Romani 13:3

'Poiché i governanti non sono un terrore per il buon lavoro, ma per il male. E non avresti paura del potere?' E la logica dietro questo è che i governanti sono istituiti da Dio per controllare e prevenire il male. Così coloro che fanno il bene non avranno nulla da temere. Sono solo coloro che fanno... [ Continua a leggere ]

Romani 13:3,4

'Fai ciò che è buono, E avrai lode dallo stesso, Perché è per te un ministro di Dio per sempre. Ma se fai ciò che è male, Temi, perché non porta la spada invano, Perché è un ministro di Dio, un vendicatore dell'ira verso chi fa il male». Con una frase equilibrata Paolo riprende ciò che ha dett... [ Continua a leggere ]

Romani 13:5

"Per questo motivo devi essere necessariamente sottomesso, non solo per collera, ma anche per amor di coscienza." Ed è perché il sovrano nominato è un ministro di Dio per il bene che l'obbedienza alle esigenze dello stato, laddove non pregiudica la nostra lealtà a Dio, è da considerarsi necessaria.... [ Continua a leggere ]

Romani 13:6

'Per questo motivo anche voi pagate le tasse, perché sono ministri del servizio di Dio, attenti continuamente a questa stessa cosa.' E questo è il motivo per cui possiamo aspettarci di pagare le tasse. È perché, in modo simile ai leviti, le autorità sono 'ministri del servizio di Dio', in questo ca... [ Continua a leggere ]

Romani 13:7

'Rendete a tutti i loro debiti; tasse a chi le tasse (sono dovute), pedaggi a cui le pedaggi (sono dovute), paura a chi la paura (è dovuta), onore a cui (è dovuto) l'onore.' Con parole che fanno eco a quelle di Gesù riguardo al pagamento del tributo, 'rendete a Cesare le cose che sono di Cesare' ... [ Continua a leggere ]

Romani 13:8

"Nessuno è debitore di nulla all'uomo, se non di amarsi l'un l'altro, perché chi ama il suo prossimo ha adempiuto la legge". Dopo aver parlato del debito del cristiano verso lo Stato, Paolo passa ora alla questione del debito del cristiano verso tutti gli uomini. 'Non devo nulla a nessuno' non sta... [ Continua a leggere ]

Romani 13:8-10

LA RESPONSABILITÀ DEL CRISTIANO DI AMARE (13,8-10). Paolo ora volge la sua attenzione dal dovere del cristiano verso le autorità, al dovere del cristiano verso il mondo esterno. Gesù stesso affermò che i due più grandi comandamenti della Legge ( Matteo 22:35 ) erano amare Dio con cuore, anima, mente... [ Continua a leggere ]

Romani 13:9

'Per questo non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare, e se c'è qualche altro comandamento, è riassunto in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso .' Sottolinea che tutti i comandamenti, alcuni dei quali elenca, sono tutti davvero riassunti nel comando di "amar... [ Continua a leggere ]

Romani 13:10

"L'amore non fa male al prossimo, l'amore è dunque l'adempimento della legge". Perché l'amore è tale che "non fa male" al prossimo. Piuttosto l'amore cerca il meglio per loro. Ecco perché l'amore è il compimento della Legge. Va però notato che se non avessimo avuto la Legge, specialmente come ampli... [ Continua a leggere ]

Romani 13:11

'E questo, conoscendo la stagione, che è già tempo che ti svegli dal sonno, perché ora la salvezza è più vicina a noi di quando (prima) credevamo.' 'E questo --.' Molti aggiungerebbero 'fai', cioè 'e fallo', ma mentre quel pensiero è certamente incluso, l'enfasi è più su 'avere questo in mente' o '... [ Continua a leggere ]

Romani 13:11-14

VIVERE IN GIORNI DI CRISI (13:11-14). Paolo iniziò questa sezione in Romani 12:1 con l'invito a presentare i nostri corpi come un santo e accettevole sacrificio vivente, non essendo conformi a questo mondo, ma trasformati dal rinnovamento della nostra mente. Ora ci invita, alla luce della possibili... [ Continua a leggere ]

Romani 13:12

'La notte è lontana e il giorno è vicino, scacciamo dunque le opere delle tenebre e indossiamo l'armatura della luce.' Il tempo del sonno è finito, dobbiamo svegliarci pronti per il nuovo giorno. La notte è quasi passata, e di conseguenza dobbiamo rimandare le opere delle tenebre. Il giorno sta sor... [ Continua a leggere ]

Romani 13:13

'Camminiamo dignitosamente, come di giorno; non in baldoria (comportamento disordinato) e ubriachezza, non in cameratismo e lascivia, non in conflitto e gelosia,' Una conseguenza dell'indossare l'armatura della luce è che cammineremo dignitosamente come di giorno, come camminano gli uomini quando s... [ Continua a leggere ]

Romani 13:14

'Ma rivestiti del Signore Gesù Cristo, e non provvedere alla carne, per (appagare) le sue concupiscenze.' Dopo aver indirizzato i pensieri del suo lettore su come devono rispondere alla luce di Dio, Paolo ora rende l'idea più concreta. Devono 'rivestire il Signore Gesù Cristo' Stesso. Devono 'rives... [ Continua a leggere ]

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