I risultati dell'abbandono del terzo avvertimento: le estremità della carestia e della prigionia; assedio; desolazione del paese, distruzione delle città, inutilità di ogni osservanza religiosa; dispersione della nazione; diserzione della Palestina e miseria abietta dei sopravvissuti. Tali esperienze di carestia e di assedio sono descritte in 2 Re 6:25 s.

sarebbe familiare negli ultimi anni di Gerusalemme, e il riferimento all'esilio (più definito che in Deuteronomio 28; cfr. all'Egitto, 68) fa pensare agli anni successivi e immediatamente precedenti al 586 aC La menzione dei santuari locali ( Levitico 26:31 ) mostra che non possono essere andate tutte distrutte nella riforma del 621 aC Il riferimento ai sabati della terra spezza il senso e sembra essere un inserimento.

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