L'offerta per il peccato a un sovrano, o capo tribù o rappresentante. La parola è usata anche per l'unico capo della nazione negli scrittori post-esilio quando la successione dei re era giunta al termine. Si applicherebbe a Neemia, o forse a un sovrano straniero come il persiano Bagoas, governatore di Gerusalemme nel 402 a.C. L'offerta è una capra invece di un bue, e il suo sangue è solo imbrattato sulle corna dell'altare, non spruzzato, e , come sembrerebbe, da un sacerdote qualunque, non dal Sommo Sacerdote.

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