E Asael inseguì Abner; e nell'andare non si volse né a destra né a sinistra per aver seguito Abner.

Asael inseguì Abner. Guadagnare l'armatura del generale era considerato il trofeo più grande. Asael, ambizioso di assicurarsi Abner, aveva superato tutti gli altri inseguitori, e stava rapidamente attaccando il comandante in ritirata, il quale, consapevole di possedere più potere fisico e non volendo che ci fosse "sangue" tra lui e Ioab, fratello di Asael, due volte esortò lui a desistere.

L'impetuoso giovane soldato essendo sordo alle generose rimostranze, il veterano sollevò l'estremità appuntita della sua lancia, come fanno gli arabi moderni quando sono inseguiti, e con un improvviso colpo di schiena lo trafisse sul posto, così che cadde e giacque sbandato. nel suo sangue. Ma Joab e Abishai continuarono l'inseguimento per un'altra via fino al tramonto.

Raggiunto un'altura e ricevuto un nuovo rinforzo da alcuni Beniaminiti, Abner radunò le sue truppe disperse e fece appello sinceramente ai migliori sentimenti di Ioab per fermare l'ulteriore versamento di sangue, che, se continuato, avrebbe portato a conseguenze più gravi: una distruttiva guerra civile. Ioab, mentre rimproverava il suo avversario come l'unica causa della mischia, sentì la forza dell'appello e condusse via i suoi uomini; mentre Abner, probabilmente temendo una ripresa dell'attacco quando Joab avrebbe appreso il destino di suo fratello e giurato feroce vendetta, tentò, con una marcia forzata, di attraversare il Giordano quella notte. Da parte di Davide la perdita fu di soli 19 uomini, oltre ad Asael; ma del gruppo di Is-Boset ne caddero 360. Questa scaramuccia è esattamente simile alle battaglie dei guerrieri omerici, tra i quali, nella fuga di uno, l'inseguimento di un altro,

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