Allora Daniele entrò e chiese al re che gli desse tempo e che gli mostrasse l'interpretazione.

Poi Daniele entrò, forse non di persona, ma grazie alla mediazione di qualche cortigiano che aveva accesso a lui. La sua prima intervista diretta sembra essere stata Daniele 2:25 (Barnes).

E desiderava dal re che gli desse tempo. Il re concesse "tempo" a Daniele, anche se non lo avrebbe fatto ai Caldei, perché tradirono il loro scopo menzognero chiedendogli di raccontare il sogno, cosa che Daniele non fece ( Daniele 2:8 , "So ... che guadagneresti tempo"). La Provvidenza senza dubbio influenzò la sua mente, già favorevole ( Daniele 1:19 ), per mostrare a Daniele un favore speciale.

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