Immolerai dunque la Pasqua all'Eterno, il tuo DIO, del gregge e dell'armento, nel luogo che l'Eterno avrà scelto per collocarvi il suo nome.

Tu... sacrificherai la Pasqua, х Pecach ( H6453 ) ... tso'n ( H6629 ) uwbaaqaar ( H1241 ); Settanta, sucheis a pascha kurioo anche Theoo sou probata kai boas]. Il riferimento non è all'agnello pasquale, che era rigorosamente e propriamente la Pasqua. Si intende qui tutta la solennità, come risulta evidente dalla menzione della chazizah, le vittime aggiuntive, offerte di pace, che venivano presentate da privati ​​nei giorni successivi della festa ( Numeri 28:18 ; 2 Cronache 35:7 ), e dall'allusione all'uso continuato di pane azzimo per sette giorni, mentre la Pasqua stessa doveva essere mangiata subito.

Le parole davanti a noi equivalgono a 'Osserverai la festa della Pasqua', cioè l'intera festa di sette giorni (cfr Ezechiele 45:21 ), comprendente, insieme ai sacrifici pubblici per ogni giorno, la oblazioni volontarie di individui. I primi rabbini interpretavano "il gregge" come riferito alle vittime pasquali e "il gregge" alla chazizah.

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