E il Signore ti ricondurrà in Egitto con le navi, per la via di cui ti ho parlato, non lo vedrai più; e là sarai venduto ai tuoi nemici per servi e schiave, e nessuno ti comprerà.

Il Signore ti ricondurrà in Egitto con le navi. Il compimento di questa predizione avvenne sotto Tito, quando, secondo Giuseppe Flavio, moltitudini di ebrei furono trasportate su navi nella terra del Nilo e vendute come schiavi. Quelli sopra i 17 anni venivano spediti in varie parti dell'impero romano, per essere impiegati nei lavori pubblici, o condannati a combattere con le belve negli anfiteatri. Quelli sotto i 17 anni sono stati esposti come schiavi in ​​tale numero e in circostanze così abiette che il mercato ne era saturo. Trenta erano offerti per una sciocchezza, ed era spesso difficile trovare un acquirente.

I critici moderni, tuttavia, preferiscono considerare l'Egitto, qui usato come un tipo di futura schiavitù e miseria, una personificazione di tutti i nemici di Israele (Hengstenberg, "Pentateuco", 1:, p. 123; Delitzsch, p. 27). Queste maledizioni sono state terribilmente adempiute sull'apostata Israele, e di questo ogni ebreo di ogni epoca successiva è stato un ricordo vivente. «Qui, dunque, ci sono esempi di profezie pronunciate più di 3000 anni fa; eppure, come vediamo, si sta realizzando nel mondo proprio in questo momento; e quali prove più forti possiamo desiderare della legazione divina di Mosè? Non so come questi casi possano influenzare altri; ma, per quanto mi riguarda, devo riconoscere, non solo convincono, ma mi stupiscono e sbalordiscono oltre ogni espressione: sono veramente, come predisse Mosè ( Deuteronomio 28:45) sarebbero un segno e un prodigio per sempre» (Dott. Newton).

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