Ora dunque lasciami in pace, affinché la mia ira si accenda contro di loro e io li consumi: e farò di te una grande nazione.

Ora dunque lasciami in pace. Una tale espressione non poteva essersi verificata nell'età patriarcale, al tempo delle Teofane. Ma ora c'era un grande progresso nel modo e nella misura della rivelazione; e sebbene Dio si facesse ancora conoscere per simboli, come al popolo in generale, in una colonna di nuvola e fuoco, non aveva più contatto con loro, se non per mezzo di Mosè, al quale permetteva di ragionare e di protestare con lui, e portava la sua condiscendenza così tanto che in questa occasione, come se temesse di essere troppo persuaso, per così dire, facendo uno sforzo per scrollarsi di dosso un supplice importuno, gridò: "Lasciami in pace",

Che io possa consumarli , х 'ªkaleem ( H3615 )] - mangiarli, divorarli (cfr Esodo 15:7 ; anche Salmi 106:23 ).

Fa di te una grande nazione. Bisogna fare attenzione a non supporre che questo linguaggio sia indice di qualsiasi cambiamento o vacillazione nel proposito divino. Il patto stipulato con i patriarchi era stato ratificato nel modo più solenne: non poteva, e non era mai stato voluto, violarlo. Ma il modo in cui Dio parlò a Mosè serviva a due importanti scopi: tendeva a sviluppare la fede e il patriottismo di intercessione del capo ebreo, e a suscitare il serio allarme del popolo, che Dio lo avrebbe respinto e privato dei privilegi avevano affettuosamente immaginato di essere così al sicuro.

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