Il primo dirà a Sion: Ecco, eccoli; e io darò a Gerusalemme uno che porta la buona novella.

Il primo (dirà) a Sion: Ecco, eccoli: e io darò a Gerusalemme uno che porta la buona novella - anzi, 'Prima darò a Sion ea Gerusalemme il messaggero della buona novella, Ecco, eccoli!' vale a dire, i soldati di Ciro già venuti per l'assalto di Babilonia e la liberazione dei Giudei, oppure i Giudei di ritorno dalla loro dispersione. L'affisso ebraico [mem (m)] è maschile e richiede, quindi, che "loro" si riferisca a persone, non a cose. La frase "Ecco... loro" è inserita nel mezzo della frase come un'esclamazione distaccata da un'elegante trasposizione, il linguaggio essendo inquadrato bruscamente, come si direbbe nel mettere vividamente, per così dire, davanti agli occhi degli altri qualche gioioso evento che aveva appena appreso (L.

de Dieu). (Confronta Isaia 11:9 ). Nessuno degli idoli aveva predetto questi eventi. Yahweh è stato il "primo" a farlo (vedi Isaia 41:4 ). Se si conserva la versione inglese, "il primo" significherà Colui che è il Primo, cioè Dio.

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