Ma rimasero due degli uomini nell'accampamento, il nome dell'uno era Eldad, e il nome dell'altro Medad: e lo spirito si posò su di loro; ed erano di quelli che erano stati scritti, ma non uscirono al tabernacolo; e profetizzarono nell'accampamento.

Ma ne restavano due. Questi non si riparavano con gli altri al tabernacolo, né per modestia nel rifuggire dall'assunzione di un ufficio pubblico, né per essere stati impediti da qualche contaminazione cerimoniale. Essi, tuttavia, ricevettero i doni dello Spirito come i loro fratelli; e quando Mosè fu esortato a vietare la loro profezia, la sua risposta mostrò un nobile disinteresse, così come lo zelo per la gloria di Dio, simile a quello di nostro Signore ( Marco 9:39 ).

Erano di quelli che erano stati scritti, ma non uscirono al tabernacolo. Foster ('Sinai fotografato') arruola questo passaggio a sostegno della sua teoria preferita, che le iscrizioni del Sinai fossero opera degli Israeliti, interpretandola così: 'Eldad e Medad non andarono al tabernacolo, perché erano occupati altrove nell'esecuzione o dirigere l'esecuzione di quelle registrazioni dell'esodo, scolpite con una penna di ferro e piombo, nelle rocce per sempre». Tale opinione è eccessivamente forzata e del tutto infondata. [La parola è bakªtubiym ( H3789 ), tra gli iscritti o iscritti, essendo convocata per iscritto, invece del termine più comune, qªruw'iym, chiamato.] (Vedi la nota a Numeri 1:16 ; anche, 'Gen.

Introduzione storico-critica. all'Antico Testamento,' p. 238.) Il fatto che questi due anziani rimanessero nei loro soliti posti, senza accompagnare i loro colleghi al tabernacolo, per ricevere in forma pubblica l'incarico divino, e tuttavia essendo dotati dei doni dello Spirito, mostrava che Dio poteva perfezionare la sua forza nella debolezza umana, e che Egli è indipendente dai limiti del luogo nella Sua procedura.

Inoltre, era una prova visibile che la loro chiamata non proveniva da Mosè, ma da Dio stesso; e «ancora una volta, nella divisione dello Spirito che Mosè ebbe sui settanta anziani d'Israele, così che tutti profetizzarono, riconosciamo una prima, sebbene più debole, Pentecoste, nella quale però quest'ultima era sicuramente implicata; perché se dal servo si poteva impartire il suo spirito, quanto più, e in quale misura maggiore, dal Figlio?' (Trench 'Hulsean Lectures', p. 68).

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