2 Timoteo 2:21

Un vaso d'onore.

San Paolo dà i suoi consigli morenti al suo caro Timoteo; dettandoli, probabilmente, a Luca, nella prigione romana, dalla quale sarebbe stato liberato solo dal suo martirio. Come sempre, come nei suoi primi discorsi ed epistole, così qui, mentre i temi sono molti, il tema è Cristo; Cristo nella sua gloria personale e salvifica, e la relazione dell'uomo credente con Lui. Sull'orlo dello stato eterno scrive il più praticamente possibile sul tema sacro.

Lascia dietro di sé, non una rapsodia di addio, ma un grave, tenero, ultimo ricordo al suo amato discepolo come credere rettamente nell'immutabile Salvatore e come servire i propositi di quel Salvatore giorno dopo giorno nella prova e nel dovere. L'uomo che ha trovato Cristo, e si trova in Lui, non è l'uomo da turbare, non certo l'uomo da sconcertare davanti alla prospettiva della morte. Egli appartiene già a entrambi i mondi, appartiene a Colui al quale entrambi appartengono.

Per lui le cose viste e temporali sono solo il campo presente dell'opera del suo Maestro, e le cose invisibili ed eterne non sono che l'estensione di quel vasto campo in un altro clima, ma sotto lo stesso proprietario e illuminate dallo stesso sole. Così l'Apostolo morente è pieno del pensiero del lavoro continuato del suo più giovane compagno di lavoro. La Chiesa visibile è una grande casa, e ogni suo membro, chiunque sia registrato sotto il nome cristiano, è, in un certo senso, un vaso, un σκε ῦος in esso, e usato per qualche scopo dal suo Maestro.

Ma le qualità e gli usi dei vasi variano immensamente; e ci sono quelli che sono usati solo a scopo di disonore; vale a dire, poiché l'intero contesto ce lo rende sicuro, non vengono utilizzati per scopi oscuri e umili, ma per scopi condizionati dal male; scopi, ad esempio, dell'avviso, del faro.

I. Cosa significa una nave da onorare? La nave che è santificata in modo da essere utilizzabile dal comandante che è la nave in onore. La sua capacità può essere grande o piccola; la sua lavorazione può essere casalinga o elaboratamente magnifica.

II. "Una nave in onore." È un termine glorioso con quel raro onore che viene da Dio solo, e che cade imparzialmente, là dove cade, sul più grande e sul più piccolo, poiché l'uomo conta il grande e il piccolo. Una nave è una cosa che non è del tutto sua. La sua idea è che sia una cosa per l'uso, per l'uso di un agente che non è se stesso. Non origina nulla; solo trasporta, veicola, trasmette.

Non è il suo stesso motore; è portato; è per una mano che non è essa stessa da sollevare, afferrare, portare via e intorno a dove vorrebbe e dove non vorrebbe. Non è doppiamente suo; porta ciò che non è in sé, il vino o l'acqua, per il quale è impiegato; ed è portato da ciò che non è in sé, il Possessore, che può fare ciò che vuole del suo, e chissà quale nave non conosce il suo piano e mira in tutto il trasporto.

HCG Moule, Cristo è tutto, p. 227.

Riferimento: 2 Timoteo 2:21 . SA Tipple, Pulpito del mondo cristiano, vol. xv., pag. 161.

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