Marco 8:34

I. Tali erano i termini con cui Gesù Cristo cercò di arruolare uomini al Suo servizio. Gli si avvicinavano attratti dalla sua santità e curiosi di saperne di più su di lui. Ha offerto loro tre attrazioni: abnegazione, vergogna e resa assoluta. A meno che non fossero contenti di questi, non potevano entrare nel Suo esercito. Abbiamo quasi perso di vista la stranezza della convocazione. "Prendere la Croce" è diventata una frase religiosa.

Lo usiamo quasi meccanicamente; anzi, quando siamo più riverenti, esitiamo quasi ad applicarlo alle prove della vita comune. Evitiamo di applicarlo all'uomo di mondo, all'uomo d'affari, all'uomo dall'intelletto colto, e forse sembra essere particolarmente teso se applicato ai giovanissimi. Eppure contiene la lezione stessa del cristianesimo.

II. Prendere quotidianamente la Croce è prepararsi a ciò che è più doloroso nel tentativo di compiere il proprio dovere. La Croce è, come tutti i fardelli, pesante, estenuante, opprimente. Ma è di più. È anche degradante. Ci riempie di vergogna. Schiaccia da noi il nostro orgoglio e tutto ciò che è falso nella nostra cara autostima. Ci fa pensare meno bene alle nostre energie proprio nel momento in cui le mette a dura prova. Ci dice: "Devi osare affrontare questo dovere"; e nello stesso tempo: "Come devi essere povero e vile per temerlo!"

III. Sono visibili alcune croci. Sono sopportati, se mai sopportati, alla vista degli altri. Con nature forti, l'orgoglio a volte viene in aiuto alla coscienza e presta insidiosamente il suo braccio forte al sostegno del fardello. Ma ci sono altri tipi di croci. Ci sono quelli che nessuno vede mai, forse mai sospetta. Questi non sono i meno formidabili. C'è (1) la croce della veridicità; (2) la croce dell'abnegazione nelle piccole cose; (3) la croce dell'umiltà; (4) la croce della temperanza.

Ogni cuore ha la sua croce da portare. Per molti è il peso di tenersi stretti a Dio e di condurre una vita allegra e felice, in assenza della simpatia umana. Essere disposti a prendere la Croce è l'essenza stessa della fede di Cristo. Con questo test possiamo misurare i nostri progressi. Nessun lassismo nella nostra pratica potrà mai spiegare la dichiarazione del nostro Maestro: "Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di Me".

HM Butler, Sermoni di Harrow, 2a serie, p. 197.

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