Allora Davide disse: Io mostrerò benignità ad Hanun, figlio di Nahash, come suo padre mi mostrò benignità. E Davide mandò a confortarlo per mano dei suoi servi per suo padre. E i servi di Davide vennero nel paese dei figli di Ammon.

ver. 2. Poi disse David. ] Lascia che Hanun sia sgraziato come vuole, David si mostrerà gentile essendo grato. La stessa parola greca χαρις significa sia grazia che gratitudine. Neppure il cattivo successo che aveva argomentato che avesse sbagliato, come dirà Pellicano: perché il dovere deve essere fatto, comunque sia veloce o prenda con le persone malvagie. E se Hanun fosse un re pagano? non si potrebbe dunque cercare la sua amicizia? non potrebbe essere corrisposta la cortesia di suo padre? Se un cane stesso ci adula, lo accarezziamo sulla testa e lo battiamo sul fianco: tanto meno è la comune fascia dell'umanità slegata dalla grazia.

Come suo padre mi ha mostrato gentilezza. ] Quale fosse in particolare questa gentilezza, la Scrittura non lo mostra: gli Ebrei dicono che quando il re di Moab aveva ucciso i genitori e i fratelli di Davide, che aveva lasciato con sé per salvaguardarsi da Saul, uno dei suoi fratelli fuggì e si rifugiò a Nahash, re di Ammon, che lo aiutò. Abulensis, Lira, Angelomo e altri dicono che quando Davide fuggì da Achis, re di Gat, venne dal re di Ammon, il quale gli mostrò gentilezza, e per odio a Saul, loro comune nemico, concesse molti favori a lui. Questo David ora desidera ricambiare, ma incontra divertimento grossolano.

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