E il popolo gridò, dicendo: È la voce di un dio, e non di un uomo.

ver. 22. È la voce di un dio ] ηδιστον ακουσμα επαινος, dice Senofonte. Gli uomini, naturalmente, non ascoltano nulla con più piacere della propria lode; le belle parole rendono vani gli stolti, mettili nel loro paradiso. Quanto era meglio Carlo V, che venendo a Parigi, e intrattenuto con un discorso di uno de' consiglieri del re, che tenne molto alla sua lode; rispose: Ideo sibi gratam esse orationem quod eum commone fecisset quod talis esse deberet, cioè che l'oratore gli insegnava piuttosto ciò che doveva essere piuttosto che raccontargli ciò che era stato.

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