Non parlare in cuor tuo, dopo che l'Eterno, il tuo DIO, li ha scacciati d'innanzi a te, dicendo: Per la mia giustizia l'Eterno mi ha fatto entrare in possesso di questo paese; ma per la malvagità di queste nazioni l'Eterno le scaccia da prima di te.

Ver. 4. Per la mia giustizia. ] Siamo tutti inclini a tessere una nostra rete di rettitudine, a tessere un nostro filo per salire in paradiso, a stabilire un prezzo su noi stessi al di sopra del mercato, a pensare grandi pensieri di noi stessi e a cercare grandi cose per noi stessi. Caelum gratis non accipiam, dice un venditore di meriti, non avrò il paradiso per niente; e Redde mihi aeternam vitam quam debes, dice un altro; Dammi il paradiso, perché me lo devi.

Com'è blasfema quella direzione dei papisti ai moribondi, Coniunge, Domine, obsequium meum cum omnibus quae Christus passus est prome: Unisciti, Signore, la mia giustizia alla giustizia di Cristo! Quanto era meglio con quegli antichi papisti qui in Inghilterra, ai quali, sul letto di morte, l'ordinaria istruzione che doveva essere data era che cercassero di giungere alla gloria, non per i loro meriti, ma da soli per virtù e merito della passione di nostro Signore Gesù Cristo; che ripongano tutta la loro fiducia solo nella sua morte, e in nessun'altra cosa! a &c.

Quei giustizieri, che cercano di essere salvati con le loro opere, Lutero chiama opportunamente i martiri del diavolo; soffrono molto e si danno molto da fare per andare all'inferno, e con il loro grande vanto, Haec ego feci, haec ego feci, non diventano migliori di Feeces, dice argutamente. È una buona osservazione di un reverendo divino, b che la Chiesa nei Cantici non è da nessuna parte descritta dalla bellezza delle sue mani o delle sue dita.

Cristo nasconde la menzione delle sue mani, cioè delle sue opere - (1.) Perché avrebbe preferito che la sua Chiesa abbondasse di opere buone nel silenzio, piuttosto che se ne vanti, specialmente quando mancano, come fa Roma; (2.) Perché è lui solo che «fa tutte le nostre opere per noi». Isaia 26:12 Os 14:8

un dottor Ussher, ser. su Efesini 4:13 .

b Mr Cotton, su Cantic., p. 217.

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