Né sudiciume, né discorsi stolti, né scherzi, che non sono convenienti: ma piuttosto ringraziare.

ver. 4. Né sudiciume ] Borborologia (brontolii?), ribaldismo, un linguaggio infernale. Alcuni uomini come anatre hanno il naso sempre inghiottendo nella grondaia di discorsi osceni. Dell'ultimo libro di Eckius sui matrimoni dei preti, Melantone dice: Non fuit Cygnea cantio, sed ultimus crepitus: Et sicut felis fugiens pedit, sic ille moriens hunc crepitum cecinit. Legi librum, subinde accipiens partem ad cloacam; alioqui non legissem. Questi sporchi oratori fanno podicem ex ore, escrementi dalla loro bocca, come si dice.

Né scherzi ] Saltano scherzi, scurrilità, giocosità, dicacità, al giusto dolore o offesa di un altro. Ciò non consiste nella pietà e nella gravità cristiana. Aristotele usa la parola ευτραπελια, qui trovata in senso buono, per urbanità, facilità e facezie del discorso, in modo innocuo. Ma Giasone in Pindaro dice che visse vent'anni con il suo tutore Chirone, e mai in tutto quel tempo lo sentì parlare o agire ουτ εργον ουτ επος ευτραπελον, qualcosa di scurrile o offensivo a un altro.

Al contrario, il nostro Sir Thomas Moore non ha mai pensato che qualcosa fosse ben detto, tranne che aveva ministrato qualche derisione nella comunicazione, dice Edward Hall il cronista, il quale quindi sembra dubitare se chiamarlo un uomo saggio sciocco o un uomo sciocco saggio . Quid nobis cum fabulis, cum risu? non solum profulos, sed etiam omnes iocos arbitror declinandos, dice Bernard. Che cosa abbiamo a che fare con i racconti e gli scherzi? Tertulliano dice di essere Nulli rei natus nisi poenitentiae, nato per nient'altro che per il pentimento. Crede mihi, res severa est gaudium verum, dice Seneca, La vera allegria è una faccenda seria.

Che non sono convenienti ] τα μη ανηκοντα. Come non condurre alla fine principale della nostra vita.

Ma piuttosto ringraziare ] Un preservativo speciale contro i mali precedenti, la sporcizia e il potere di quei vizi vili. E la parola importa piuttosto una premura straordinaria da usare nel rendere grazie a Dio.

a Dissolutezza, lascivia, vizio. Oss. ŒD

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