E chi ruba un uomo e lo vende, o se è trovato nelle sue mani, sarà sicuramente messo a morte.

ver. 16. Colui che ruba un uomo. ] Simili a questi sono quelli che rubano i libri di altri uomini, e li generano, esponendoli a proprio nome. Diagoras fu così servito da un plagio, che, quando vide, e che il ladro non fu subito colpito da un fulmine, lui, fuori di stomaco, divenne ateo. Così, di recente, Fabricius rubò la traduzione siriaca di Tremelio. Villavincenzio rubò il trattato di Iperio, "De Ratione Studii Theologici". E Possevinus ha rubato "Cyprianus Redivivus" del dottor James.

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