Per mano di Elasah, figlio di Safan, e di Gemariah, figlio di Chelkia, (che Sedechia, re di Giuda, mandò a Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia), dicendo:

ver. 3. Per mano di Elasah, figlio di Safan, ecc. ] Sedechia, avendo sentito dal profeta Anania che entro due anni interi Jeconiah e i prigionieri sarebbero tornati a Gerusalemme, e sapendo che se così fosse, doveva cedere il posto e separarsi dalla sua dignità regale, manda un'ambasciata a Nabucodonosor per mostrare la sua ossequiosità, ed è contento che il suo messaggero porti le lettere di Geremia (di cui, forse, aveva una migliore presunzione dopo la morte di Hananiah) a quelli della prigionia, per convincerli a vivere tranquillamente a Babilonia, e non ancora pensare di tornare al suo turbamento. un

un Calvino.

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