Maledetto colui che compie l'opera del Signore con inganno, e maledetto colui che trattiene la sua spada dal sangue.

ver. 10. Maledetto chi compie l'opera del Signore con inganno. ] O, svogliatamente, o frettolosamente, a metà: Late pater haec sententia. Qui si intende principalmente l'opera di distruzione di Moab. Ma il testo accoglie tutti gli impieghi leciti; queste sono opere di Dio, e devono essere fatte con vigore, con tutte le nostre forze, in obbedienza a Dio e per la sua più grande gloria. Non solo i soldati che hanno una buona causa e una buona vocazione devono similmente prendere un buon coraggio e fare con lussuria l'esecuzione, ma anche i magistrati, che sono custodi di entrambe le tavole della legge, devono fare il diritto a tutti senza parzialità, rendendolo conto meglio da considerare un giudice indaffarato che un onesto gentiluomo.

I ministri devono guardare al ministero che hanno ricevuto dal Signore, per compiere lo stesso. a Ogni uomo nel suo posto e nella sua condizione particolare deve essere «non pigro negli affari, ma fervente nello spirito, servendo il Signore»: non tanquam canis ad Nilum, sed ut Cygnus ad Thamesin: nel servizio immediato di Dio soprattutto gli uomini devono spronarsi a afferralo, badando al lavoro, e non facendolo nel modo consueto, formale, ottuso.

Un b molto pagano potrebbe dire, Ignavia in rebus divinis est nefaria, L'ottusità nei doveri divini è abominevole. E Numa, re dei Romani, fece una legge che nessuno dovrebbe essere negligente o superficiale nel servizio di Dio; e nominò un ufficiale che gridasse spesso al popolo in quel momento, Hoc agite, Bada a cosa stai facendo, e fallo al massimo. Chi è ambizioso della maledizione di Dio, faccia diversamente.

a "Sei ministro della Parola; fa' questo": questo era il simbolo di Perkins.

b Aristide.

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