Se si interrompe, tace o si riunisce, allora chi può ostacolarlo?

ver. 10. Se interrompe e tace ] Ebr. Se cambia, vale a dire. il suo corso o modo di procedere verso gli uomini, o per rinchiuderli prigionieri, o altrimenti per metterli in condizioni tali che (come Giobbe) non sanno cosa fare, o in che modo rivolgersi.

O riunirsi ] vale a dire. I suoi testimoni, dicono alcuni, contro un delinquente; i suoi eserciti e le sue forze militari, dice il parafrasta caldeo, per rovinare i suoi nemici; i suoi emarginati, dicono alcuni interpreti, secondo che Salmi 147:2 "Il Signore edifica Gerusalemme: raduna gli emarginati d'Israele". Se fa una o tutte queste cose per mostrare la sua sovranità, può anche,

Allora chi può ostacolarlo? ] Ebr. Allontanarlo o fermarlo? Se Dio dovesse fare e disfare, confondere tutte le cose, capovolgere il mondo, chi lo contraddirà o lo interrogherà? Non può fare con i suoi ciò che vuole? E Zofar non avrebbe forse risparmiato di parlare a Giobbe, dal momento che Giobbe gli aveva già detto lo stesso in effetti prima? Atqui non erat necesse haec a Zophar dici, quum de his iam et eadem dixisset Iob (Merc.

). Ma il progetto di Zofar era di provare con la presente che colui che è stato condotto da Dio nelle difficoltà è un fegato malvagio. Perciò nei due versi seguenti lo guarda come vanitoso, malvagio, brutale, e non dissimile dal puledro di un asino selvatico, tale che Dio sicuramente domerebbe e istruirebbe cose migliori con afflizioni, e così lo metterebbe nelle mani.

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