Osservami, stupiscimi e poni la [tua] mano sulla [tua] bocca.

ver. 5. Osservami e stupiscimi ] Ebr. Guardami. Prima aveva detto: Ascolta e ascolta, ora, guarda e vedi se c'è qualche dolore simile al mio dolore. Segnalo, dico, e rimani stupito. Hai mai trovato qualcuno da questa parte dell'inferno così afflitto come me? Non è perché non sei debitamente colpito dalle mie miserie, che lo sei indipendentemente dal mio discorso? Strano che i miei dolori siano abbastanza grandi da produrre stupore, e tuttavia non abbastanza grandi da meritare attenzione. O segna prima quello che soffro e poi quello che dico.

E (fatto questo una volta fatto) poni la tua mano sulla tua bocca] Sii pronto a sentire, ma lento a parlare; sì, risparmia per parlare in questo caso. Il proverbio greco ammonisce gli uomini a tacere o a dire qualcosa che è meglio del silenzio. Arpocrate, il dio pagano del silenzio, era raffigurato con il dito posato sulle labbra.

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