Allora Elifaz il Temanita rispose e disse:

ver. 1. Allora Elifaz il Temanita rispose e disse: ] Improvvisamente, senza alcuna prefazione, si avventa su Giobbe (come fa anche Bildad, Gb 25:1-6), facendo la parte di un cavillo dispettoso piuttosto che di un ingenuo accusatore; fare i conti e classificare il giusto Giobbe tra i malvagi, non di nascosto, come prima, ma apertamente ed espressamente; e poi pensando di salvare tutto con un'esortazione al pentimento, sostenuta da una giusta promessa di una piena restaurazione.

Pulcherrima parsesis, sed quid ad Iobum? dice Brenzio, Esortazione molto buona, ma mal applicata. Faremo bene a prendere atto di quanto sia pericoloso cedere il passo alle passioni indisciplinate, le quali, come corpi pesanti giù per ripide colline, una volta in movimento, si muovono e non conoscono altro terreno che il fondo.

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