C'è che si fa ricco, ma non [ha] nulla: [c'è] che si fa povero, ma [ha] grandi ricchezze.

ver. 7. C'è che si arricchisce. ] Tali πτωχαλαζονες (come li chiama l'arguto greco) non sono pochi, che allungano l'ala oltre il loro nido, che portano un porto oltre la loro proprietà, che si ingigantiscono con le piume d'altri uomini, adagiando sopra misura in abiti, belli edificio, ecc., quando non vale una grana, ma muori in prigione o fai una composizione fraudolenta. Questo non è meglio davanti a Dio della rapina e della rapina.

C'è che si rende povero, ecc. ] Come fa il papa neoeletto, quando nella sua processione in Laterano getta tra il popolo pezzi di rame e di rame, dicendo : "Non ho argento e oro, ma quello che ho te lo do". Così i frati sono una razza di persone (dice uno b che è stato lungo in mezzo a loro) che giura sempre obbedienza, ma sempre litigioso; castità, ma molto lussuosa; povertà, eppure ovunque avidi e avidi.

Nessun cappuccino può prendere o toccare l'argento; a questa offerta si ritrae, come Mosè dal serpente; eppure porta con sé un ragazzo che lo prende e lo porta, e non si lamenta mai né del metallo né della misura. c Ai tempi di re Stefano avevamo un ricco cancelliere d'Inghilterra, che ancora era, e sarebbe stato, chiamato Roger paupere censu. D

un sermone di Bishop Hall .

b Spec. Europ.

c Epist. di Bishop Hall , 5 D. c. 1.

d Catalogo di Godwin .

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