Il parlare eccellente non diventa uno sciocco: tanto meno le labbra bugiarde sono un principe.

ver. 7. Il discorso eccellente non diventa uno sciocco. ] Un Nabal, un uomo smidollato, senza valore, in cui ogni valore è avvizzito e decaduto, - qui nullas habet dicendi vires, come dice Cicerone, che non può dire nulla di buono se non a memoria, o almeno a libro, - che cosa dovrebbe parlare di punti alti? A Dio piacciono le parole non giuste da una boccaccia. Cristo ha messo a tacere il diavolo quando lo ha confessato essere il Figlio del Dio altissimo.

Le labbra del lebbroso dovrebbero essere coperte, secondo la legge. I Lacedemoni, quando un uomo cattivo aveva pronunciato un buon discorso nella loro casa del consiglio, amando il discorso ma non l'oratore, ordinarono a uno di migliore portamento di dare lo stesso consiglio, e poi se ne servirono. a I romani giurano che non avrebbero creduto a Carbo sebbene lui lo avesse giurato. B

Tanto meno le labbra bugiarde sono un principe.] O qualsiasi uomo ingenuo, come alcuni lo rendono. La nuda parola di un principe dovrebbe essere una sicurezza migliore del giuramento di un altro uomo, disse Alphonsns, re di Aragona. Quando Amurath, il grande turco, fu esortato dal suo crudele figlio Maometto a infrangere la sua fede con gli abitanti di Sfetigrado, in Epiro, non volle ascoltare, dicendo: "Che colui che desiderava essere grande tra gli uomini, deve anche sii davvero fedele alla sua parola e promessa, o almeno sembri esserlo.

" c - in tal modo per conquistare le menti del popolo, che naturalmente detesta il governo di un principe infedele e crudele. Che orribile offuscamento era che per la religione cristiana, che Ladislao re d'Ungheria, per persuasione dell'inviato del papa, dovesse rompere il suo giuramento fatto a questo Amurath nella grande battaglia di Varna, e in tal modo aprire la bocca di quel cane morto per inveire su Gesù Cristo! d E come potranno mai i papisti cancellare dalla loro religione quella macchia che giace su di essa mai poiché l'imperatore Sigismondo, con il consenso e il consiglio del Concilio di Costanza, ha rotto la sua promessa di salvacondotta a Giovanni Huss e Girolamo di Praga, e li ha bruciati!Ma hanno ormai una regola da seguire, Fides cum haereticis non est servanda :Le promesse fatte agli eretici non devono essere osservate.

Ed è per i mercanti, dicono loro, e non per i principi, mantenere i loro giuramenti, non più di quanto possa stare con il bene pubblico. Può sembrare che questa divinità l'abbiano tirata fuori da Platone, il quale, nel suo terzo Dialogo del Commonwealth, dice: Se è lecito a qualcuno mentire, può essere lecito senza dubbio per principi e governatori, che in esso mirano al benessere pubblico. Ma Dio, per bocca del suo servo e segretario, Salomone, qui ci assicura che è diversamente.

Odio un uomo opere vili, opinione di un filosofo.

b Liv.

c Storia turca, fol. 321.

d Storia turca, fol. 291.

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