Una malattia malvagia, [dicono], si attacca saldamente a lui: e [ora] che mente non si leverà più.

ver. 8. Una malattia malvagia, dicono, gli si attacca saldamente ] Ebr. Una cosa di Belial, una vendetta, gli è accaduta; Dio, per la sua turpe offesa, lo ha affidato al diavolo perché fosse tormentato da una malattia pestilenziale, che sicuramente lo porrà fine, Omnes impietates quas perpetravit (R. Solom.). Così Genebrard (quel cane pazzo), nel quarto libro della sua Cronologia, 1563 d.C., calcolando quelle diverse malattie di cui morì Calvino, tutte che era ben noto essere false, aggiunge, An Herodes terribilius animam Satanae reddiderit, equidem nescio, Sia Erode consegnò la sua anima al diavolo in un modo più orribile, non lo so.

Con poca carità disse Evagrio di Giustiniano, il grande legislatore, andò all'inferno con le punizioni del giusto giudizio di Dio. E Lutero di OEolampadius credeva che lui ( OEcolampadius, trafitto dai dardi infuocati e dalle lance di Satana, fosse morto per morte improvvisa da Simon Grynaeus, come anche quella riguardante Calvino, dalla sua Vita scritta da Beza, e altri.

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