Ma Dio [è] il giudice: ne abbatte uno e ne innalza un altro.

ver. 7. Ma Dio è il giudice ] Egli siede a poppa e ordina tutte le cose umane secondo il beneplacito della sua volontà.

Ne depone uno e ne monta un altro ] Come si è visto in Saul e David, nelle quattro grandi monarchie, in Bajazet e Tamerlano, oltre a molte altre. La virtù esalta i più meschini, quando la malvagità fa cadere il più potente. Agatocle, figlio di un vasaio, divenne re di Sicilia. Valentiniano, figlio di un cordaio, divenne imperatore di Roma. Giustino fu prima un pastore di porci, poi un mandriano, poi un falegname, un soldato e, dopo tutto, un imperatore.

Se Alessandro, per mostrare la sua grandezza, fece avanzare Abdolomino da un povero giardiniere a re di Sidone, che cosa non può fare il Signore? Tamerlano dopo aver sconfitto Bajazet, gli chiese se avesse mai ringraziato Dio per averlo reso così grande un imperatore? il quale confessò ingenuamente di non averci mai pensato. Al quale Tamerlano rispose, che non c'era da stupirsi che un uomo così ingrato fosse reso uno spettacolo di miseria.

Perché tu, disse, essendo cieco di un occhio, e io zoppo di una gamba, c'era in noi un valore perché Dio ci avrebbe posto sopra due grandi imperi di turchi e tartari, per comandare molti più degni di noi?

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