UN

ESPOSIZIONE,

CON OSSERVAZIONI PRATICHE,

DELL'EPISTOLA DI ST. PAOLO TO

IL GALATEO S.

      QUESTA epistola di Paolo non è diretta alla chiesa o alle chiese di una singola città, come alcune altre, ma di un paese o di una provincia, poiché così era la Galazia. È molto probabile che questi Galati siano stati prima convertiti alla fede cristiana dal suo ministero; o, se non era lo strumento di piantare, tuttavia almeno era stato impiegato ad annaffiare queste chiese, come è evidente da questa stessa lettera, e anche da Atti degli Apostoli 18:23 , dove lo troviamo che va per tutto il paese della Galazia e della Frigia in ordine, rafforzando tutti i discepoli.

Mentre era con loro, avevano espresso la massima stima e affetto sia per la sua persona che per il suo ministero; ma non era stato a lungo assente da loro, che fra loro si insinuarono alcuni maestri giudaizzanti, per le cui arti e insinuazioni furono presto trascinati in un'opinione più meschina sia dell'uno che dell'altro. Ciò a cui miravano principalmente questi falsi maestri era di distoglierli dalla verità come è in Gesù, in particolare nella grande dottrina della giustificazione, che hanno grossolanamente pervertito, affermando la necessità di unire l'osservanza della legge di Mosè con la fede in Cristo per ad essa: e, per meglio realizzare questo loro disegno, si adoperarono per sminuire il carattere e la riputazione dell'apostolo, e per innalzare i propri sulle rovine del suo, rappresentandolo come colui che, se doveva essere considerato un apostolo,

Questa è stata l'occasione per scrivere questa epistola, nella quale esprime la sua grande preoccupazione per il fatto che essi stessi hanno subito di essere così presto allontanati dalla fede del Vangelo, rivendica il proprio carattere e la propria autorità di apostolo contro le diffamazioni dei suoi nemici, mostrando che la sua missione e la sua dottrina erano entrambe divine, e che non era, per nessun motivo, dietro lo stesso capo degli apostoli, 2 Corinzi 11:5 .

Si propone quindi di affermare e mantenere la grande dottrina evangelica della giustificazione per fede senza le opere della legge, e di ovviare ad alcune difficoltà che potrebbero sorgere nelle loro menti al riguardo: e, stabilita questa importante dottrina, esorta loro di stare saldi nella libertà con cui Cristo li aveva resi liberi, li mette in guardia contro l'abuso di questa libertà, dà loro alcuni consigli e indicazioni molto necessari e poi conclude l'epistola dando loro una giusta descrizione di quei falsi maestri dai quali avevano stato irretito, e, al contrario, del suo stesso carattere e comportamento. In tutto questo il suo grande scopo e disegno era di recuperare quelli che erano stati pervertiti, di sistemare quelli che potevano vacillare, e di confermare quelli tra loro che avevano mantenuto la loro integrità.

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