Così morì Mosè, servo del Signore, chiamato servo del Signore, non solo come un uomo buono (tutti questi sono i suoi servi) ma come un uomo eminentemente utile, che aveva servito i consigli di Dio nel far uscire Israele dall'Egitto e li condusse attraverso il deserto. Ed era più il suo onore, essere il servo del Signore, che essere re a Jeshurun. Eppure muore. Né la sua pietà né la sua utilità lo avrebbero esentato dal colpo della morte.

I servi di Dio devono morire, affinché possano riposarsi dalle loro fatiche, ricevere la loro ricompensa e fare spazio agli altri. Ma quando se ne vanno, vanno a servirlo meglio, a servirlo giorno e notte nel suo tempio. Gli ebrei dicono che Dio gli ha succhiato l'anima dal corpo con un bacio. Senza dubbio è morto tra gli abbracci del suo amore.

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