Labano andò a tosare le sue pecore, quella parte del suo gregge che era nelle mani dei suoi figli, a tre giorni di viaggio. Ora, è certo che era lecito per Giacobbe lasciare improvvisamente il suo servizio: non solo era giustificato dalle istruzioni particolari che Dio gli aveva dato, ma era garantito dalla legge fondamentale dell'autoconservazione che ci dirige, quando siamo in pericolo, a spostamento per la nostra stessa sicurezza, per quanto possiamo farlo senza fare torto alle nostre coscienze.

Era sua prudenza quella di fuggire alla sprovvista a Labano, per paura che se Labano lo avesse saputo, avrebbe dovuto ostacolarlo o depredarlo. Onestamente è stato fatto per non portare con sé altro che il proprio, il bestiame di sua proprietà. Ha preso ciò che la provvidenza gli ha dato e non ha voluto prendere nelle sue mani la riparazione dei suoi danni. Eppure Rachel non era così onesta come suo marito; ha rubato le immagini di suo padre e le ha portate via.

L'ebraico li chiama Teraphim. Alcuni pensano che fossero solo piccole rappresentazioni degli antenati della famiglia in statue o immagini, per le quali Rachel aveva una particolare predilezione e desiderava avere con sé ora che stava andando in un altro paese. Sembrerebbe piuttosto che fossero immagini per uso religioso, penati, divinità domestiche, adorate o consultate come oracoli; e siamo disposti a sperare che li abbia portati via, non per cupidigia, tanto meno per uso personale, o per qualsiasi timore superstizioso che Labano, consultando i suoi terafim, possa sapere da che parte erano andati; (Giacobbe senza dubbio dimorò con le sue mogli come un uomo di conoscenza, ed erano meglio istruite di così) ma con un disegno per convincere suo padre della follia del suo riguardo a quelli come dei che non potevano assicurarsi.

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