Né l'uomo fu creato per la donna... - Questa è una semplice affermazione di quanto espresso nella Genesi. La donna è stata creata per il comfort e la felicità dell'uomo. Non essere uno schiavo, ma un incontro d'aiuto; non per essere ministro dei suoi piaceri, ma per essere suo aiuto e consolatore nella vita; non per essere considerato di natura e rango inferiore, ma per essere suo amico, per dividere i suoi dolori, e per moltiplicare ed estendere le sue gioie; eppure essere ancora in una stazione a lui subordinata.

Egli deve essere il capo: il sovrano; il presidente della cerchia familiare; e fu creata per aiutarlo nei suoi doveri, per confortarlo nelle sue afflizioni, per partecipare con lui dei suoi piaceri. Il suo grado è quindi onorevole, sebbene sia subordinato. È, per certi aspetti, il più onorevole perché è subordinato e poiché la sua felicità dipende da lui, ha il più alto diritto alla sua protezione e alla sua tenera cura.

L'intera idea di Paolo qui è che la sua situazione e il suo rango come subordinata dovrebbero essere riconosciuti da lei in ogni momento, e che in sua presenza era giusto che indossasse il solito simbolo di modestia e subordinazione, il velo.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità