Se non sono apostolo per gli altri - “Se non ho dato prova ad altri della mia missione apostolica; del mio essere mandato dal Signore Gesù, eppure devo a te. Certamente tu, tra i quali ho lavorato tanto a lungo e con tanto successo, non dubitare che sono stato mandato dal Signore. Mi conosci bene; hai assistito alle mie investiture, hai visto il mio successo e hai avuto abbondanti prove che sono stato inviato per questa grande opera.

È dunque strano in te dubitare del mio incarico apostolico; ed è scortese da parte tua interpretare il mio rifiuto di accettare i tuoi contributi e il tuo aiuto per il mio sostegno, come se fossi consapevole di non averne diritto".

Per il sigillo del mio apostolato. - La tua conversione è la dimostrazione che sono un apostolo. Paul usa un linguaggio forte. Non intende dire che la loro conversione fornisse qualche prova che fosse un apostolo; ma che era una prova assoluta, e una dimostrazione incrollabile, che era un apostolo. Un "sigillo" è ciò che viene apposto su un atto, o altro strumento, per renderlo saldo, sicuro e indiscutibile.

È la prova o la dimostrazione della validità del trasporto, o della scrittura; vedere le note a Giovanni 3:33 ; Giovanni 6:27 . Il senso qui è, quindi, che la conversione dei Corinzi fu una certa dimostrazione che egli era un apostolo, e doveva essere da loro considerato e trattato da loro.

Era una tale prova:

  1. Perché Paolo sosteneva di essere un apostolo mentre era in mezzo a loro, e Dio benedisse e possedeva questa affermazione;
  2. La loro conversione non poteva essere compiuta dall'uomo. Era opera di Dio. Fu allora la prova che Dio diede a Paolo ea loro, che era con lui e lo aveva mandato.

(3)Lo conoscevano, lo avevano visto, udito, conoscevano le sue dottrine e il suo modo di vivere e potevano rendere testimonianza di ciò che era e di ciò che insegnava.

Possiamo osservare che la conversione dei peccatori è la migliore prova per un ministro che è inviato da Dio. La benedizione divina sulle sue fatiche dovrebbe rallegrare il suo cuore e portarlo a credere che Dio lo ha mandato e che lo approva. E ogni ministro dovrebbe vivere e lavorare così, dovrebbe così rinnegare se stesso, per poter fare appello alle persone tra le quali lavora che è un ministro del Signore Gesù.

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