Poi volgerà la faccia verso il forte della sua propria terra - Le forti fortificazioni della sua propria terra - poiché la parola ebraica è al plurale. Lo avrebbe fatto, ovviamente, per protezione. Avrebbe cessato i suoi tentativi di conquista e si sarebbe sforzato di trovare sicurezza nelle sue fortezze. Infatti, dopo questa sconfitta, Antioco, per rifornire le sue esauste casse e trovare il modo di far fronte alle pretese dei Romani, si recò in alcune province del suo impero. Non tentò altre guerre straniere, ma cercò sicurezza nei propri domini.

Ma inciamperà e cadrà, e non sarà trovato - Morì nel tentativo di saccheggiare il tempio di Elimaide. In questo provocò l'insurrezione del popolo e fu ucciso insieme ai soldati che erano con lui. Quale fosse il suo "motivo" per saccheggiare quel tempio è incerto, se fosse per soddisfare le richieste dei romani, o se fosse avarizia (Giustino, xxxii. 2); ma fu in questo modo che "inciampò e cadde" e morì.

- Girolamo, “Com. in loc .;” Diodo. Sic., "Fragmenta", XXVI. 30, 49; Giustino, XXXII. 2; Strabone, p. 744. La profezia che lo riguarda termina qui, ei particolari specificati sono tanto minuti e precisi come se fossero stati scritti “dopo” l'evento. In effetti, l'intero racconto è proprio come si preparerebbe ora chi si impegnasse a esprimere in breve i principali eventi della vita di Antioco il Grande.

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