Dov'eri tu quando io ponevo le fondamenta della terra? - Il primo appello è alla creazione. La domanda qui: "Dov'eri?" implica che Giobbe non era presente. Non aveva allora un'esistenza. Non poteva, quindi, aiutare Dio, o consigliarlo, o capire quello che stava facendo. Com'era presuntuoso, dunque, in uno di così breve vita sedere a giudicare le azioni di colui che aveva formato il mondo! Quanto poco poteva aspettarsi di poterlo conoscere! L'espressione, “gerò le fondamenta della terra”, è presa dalla costruzione di un edificio.

Si gettano prima le fondamenta e poi si alleva la sovrastruttura. È un'immagine poetica, e non è progettata per dare alcuna indicazione sull'effettivo processo con cui è stata creata la terra, o sul modo in cui è sostenuta.

Se hai comprensione - Margine, come in ebraico "se sai". Cioè: “Dichiara come è stato fatto. Spiega il modo in cui la terra è stata formata e fissata al suo posto, e per cui il bel mondo è cresciuto sotto la mano di Dio”. Se Giobbe non poteva farlo, che presunzione era parlare come aveva fatto dell'amministrazione divina!

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità