Allora Giuda, vedendo che era condannato, si pentì - Questo dimostra che Giuda non credeva che la cosa si sarebbe conclusa in questo modo disastroso. Probabilmente si aspettava che Gesù avrebbe operato un miracolo per liberarsi, e non avrebbe dovuto subire questa condanna. Quando lo vide preso, legato, processato e condannato - quando vide che ogni probabilità che si sarebbe liberato gli era stata tolta - fu sopraffatto dalla delusione, dal dolore e dal rimorso.

La parola resa “si pentì”, è stato osservato, non denota necessariamente un cambiamento “in meglio”, ma “qualsiasi” cambiamento di opinioni e sentimenti. Qui evidentemente non significa altro cambiamento che quello prodotto dagli orrori di una coscienza sporca e dal profondo rimorso per il crimine per i suoi risultati inaspettati. Non stava salvando il pentimento. Ciò porta a una vita santa, questo ha portato ad un aumento della criminalità nella sua stessa morte.

Il vero pentimento conduce il peccatore al Salvatore. Questo ha portato via dal Salvatore al patibolo. Giuda, se fosse stato un vero penitente, sarebbe poi venuto da Gesù; avrebbe confessato il suo delitto ai suoi piedi, e lì avrebbe chiesto perdono. Ma, sopraffatto dal rimorso e dalla convinzione di vasta colpa, non volle presentarsi al suo cospetto, e aggiunse al delitto di tradimento quello di omicidio. Certamente un tale uomo non poteva essere un vero penitente.

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